Progettazione e vendita di cabine elettriche prefabbricate

Guida alla manutenzione di una cabina elettrica MT/BT

Introduzione alla Normativa sulla manutenzione delle cabine elettriche

Per comprendere il tema della manutenzione delle cabine elettriche occorre conoscere le Normative vigenti che si dedicano a questo ambito. Le Delibere dell’AEEGSI sigla che sta per: Autorità per l’Energia Elettrica, Gas e Sistema Idrico, prevedono sia delle raccomandazioni che degli incentivi per quegli utenti che possiedono specifici requisiti.

In tema normativo una legge alla quale fare riferimento è quella sintetizzata nel D.Lgs 81/08, che inquadra e definisce l’obbligo giuridico del datore di lavoro, e che al contempo, indirizza l’utenza alla manutenzione delle proprie cabine MT/BT in quest’ultimo caso la norma di riferimento è la CEI 78-17.

Ma cosa prevede esattamente la manutenzione di una cabina elettrica? In singoli punti può essere riassunta come segue:

  • interventi utili al mantenimento in sicurezza delle cabine
  • interventi che garantiscano l’efficienza delle strutture
  • interventi che mirino alla prevenzione dei guasti nei rispettivi impianti destinati all’utenza di molti

Tutti questi interventi devono essere effettuati con costanza e con cadenze regolari, al fine di evitare una scarsa qualità tecnica del servizio.

Nei casi in cui vi siano utenti MT l’applicazione della normativa CEI 0-16 è solo parziale e riguarda i termini di adeguamento a quella che è la Regola Tecnica, quando sussiste un unico trasformatore MT/BT che abbia una potenza che non supera i 400kVA e andando a rispettare le condizioni minime che vengono elencate nel Testo integrato della qualità dei servizi di distribuzione e misura dell’energia elettrica.

La norma CEI 78-17 invece la si applica agli impianti elettrici che riguardano le cabine elettriche MT-MT e MT-BT, in entrambi i casi, ovvero sia nel caso in cui questi servano a soddisfare il fabbisogno energetico attraverso la produzione di energia elettrica sia che siano passivi, in aggiunta questa norma attiene anche agli impianti di produzione di energia elettrica a Bassa Tensione che facciano parte di utenze legate alla rete di Media Tensione.

Riepilogando quindi, la normativa a cui se deve far riferimento in caso di cabina elettrica MT-BT  è la:

  • CEI 78-17 relativa alla manutenzione e a servizio di clienti e/o utenti finali
  • CEI 0-15 (abrogata)

Perché viene citata una Norma abrogata? Per un fattore molto semplice. Sebbene questa Normativa non sia più vigente a causa di un coordinamento inesistente fra comitati CEI ed autorità per l’energia, per la richiesta di esenzione del pagamento del CTS, si fa ancora riferimento attraverso una delibera dell’Autorità per l’energia alla legge abrogata.

Tipi di interventi relativi alla manutenzione

I trasformatori di potenza MT-BT possono essere di due tipologie:

  • in liquido isolante
  • a secco ovvero in aria o in resina

Per manutenzione si intende riferirsi a tutti gli interventi utili al corretto mantenimento e alla completa sicurezza delle cabine elettriche che devono saper garantire un efficienza atta a prevenire guasti sull’impianto di utenza. I diversi tipi di manutenzione sono:

  • La preventiva

Questo genere di manutenzione come suggerisce il nome stesso, ha il fine di contenere il naturale degrado dovuto all’utilizzo e tende a far fronte a danneggiamenti che possono comportare la necessità di interventi per un ripristino della regolare funzionalità di un impianto.

  • La predittiva

Questa tipologia di manutenzione prevede una serie di misure da mettere in campo:

  1. Verifiche che riguardano lo stato di conservazione e l’efficienza dei componenti che vengono presi in esame.
  2. Una serie di prove che hanno il fine di comprendere il tempo di vita che rimane ai componenti dell’impianto preso in esame.
  3. Delle proposte (eventuali) di sostituzione dei componenti che sono presenti nell’impianto e in cabina anche per sostituirli con una componentistica di nuova generazione qualora ce ne fosse effettivo bisogno.
  • La correttiva

Rispetto a quest’ultima forma di manutenzione, essa viene applicata quando c’è bisogno di un rinnovamento e di una sostituzione dei componenti che salvaguardi le prestazioni dell’impianto e venga destinata a ripristinare l’impianto riportandolo a condizioni ordinarie e sicure di esercizio.

Come va effettuata una manutenzione

Prima di tutto nella pianificazione di una manutenzione (quale che sia) è sempre consigliabile fare un controllo generale sull’impianto al fine di valutarne lo stato di conservazione e per prendere visione di eventuali anomalie che possano essere causa di guasti gravi ed incombenti, e qualora non vi siano le necessarie e opportune condizioni di sicurezza fisica del personale addetto alla manutenzione occorre procedere con il fermo immediato dell’impianto, invece il fermo pianificato viene dichiarato nei casi in cui l’impianto presenti anomalie tecniche gravi.

Quello sopra esposto è il primo passaggio.

Il secondo passaggio dopo aver rimosso le anomalie e le criticità che avevano la priorità assoluta, consiste nel predisporre il cosiddetto fascicolo della manutenzione, redatto quest’ultimo si procede con una pianificazione della manutenzione preventiva già inscritta a programma.

Il fascicolo dedicato alla manutenzione prende in considerazione gli schemi elettrici che fanno parte degli impianti che saranno oggetto di manutenzione, in questo fascicolo rientrano anche i seguenti elementi:

  • Il piano delle tarature
  • Tutti i manuali di uso e manutenzione che sono stati rilasciati dai costruttori delle apparecchiature che si trovano in cabina
  • Ogni scheda di manutenzione redatte dal RI in rapporto alla Norma CEI 78-17

Al fine i redigere le schede di manutenzione il responsabile tecnico farà riferimento ai manuali dei costruttori e ai tempi indicati da questi ultimi.

In linea generale però si può dire che gli interventi di manutenzione devono essere stabiliti di volta in volta calcolando le modalità e le pericolosità evidenziate nel servizio e anche la vecchiaia dell’impianto e dei suoi componenti, infine si deve tener conto delle condizioni ambientali che possono aver determinato le criticità sull’impianto.

 

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